|
BAIA CENTRO |
|
Arrivati nella piazza principale
di Baia capoluogo vale la pena cominciare a guardarsi subito intorno
Rimanendo nella zona di piazza Silvestri (detta comunemente
"piazza Vallata"), conviene fare un giro veloce nei dintorni, ove è possibile
ammirare una serie di portali in pietra su cui sono stati artisticamente scolpiti gli
stemmi delle varie famiglie gentilizie proprietarie degli immobili; non è difficile imbattersi anche in delle piccole icone
(spesso trattasi di ex-voto) con raffigurazioni di immagini sacre dipinte a mano (alcune
di probabile manifattura vietrese) che, peraltro, sono molto comuni sia a Baia che
nella vicina frazione Latina. Infine, continuando a girare in zona, unulteriore menzione meritano: - il MONUMENTO AI CADUTI, sulla cui facciata sono incisi i nomi di tutti i caduti di Baia e Latina nella Grande Guerra; - la CHIESA DI S. STEFANO, distrutta a seguito di un bombardamento subìto durante la II Guerra Mondiale e prontamente ricostruita dai fedeli in tempi successivi (la Chiesa è stata, tra l'altro, recentemente restaurata recuperando perfettamente sia l'architettura classicheggiante della facciata sia gli odierni e sobri interni in stile vagamente post-moderno..); - le due COLONNE NORMANNE ed il pesante cancello in ferro che delimitavano l'accesso ai loro possedimenti, presenti in via Campagna. Avviandosi verso il Centro storico prendendo per via F. Biondi si incontra sulla destra un primo BAGLIO in salita molto ben conservato, in cui è ancora visibile sulla sx. un gancio in pietra a cui venivano legati gli animali da soma durante le soste per la dura ascesa verso la parte alta del paese. Proseguendo sempre su via Biondi, una decina di metri più avanti, ci si imbatte in uno dei tanti angoli caratteristici di Baia: sulla sx. infatti campeggia un altro bellissimo BAGLIO che si apre all'interno come per magia in una luminosissima piazzetta circondata da abitazioni private. L'ambiente è perfettamente conservato ed addirittura è ancora parzialmente presente l'originario lastricato in pietra viva locale (in paese diventato purtroppo una rarità!). Continuiamo ancora dritto sulla citata via Biondi: si ammira sulla dx. il PALAZZO SCOTTI, tristemente
noto per un truce fatto di sangue. In questo palazzo, infatti, preferirono morire tra le fiamme l'allora Sindaco Antonio SCOTTI e la consorte Francesca IACROCCHI,
piuttosto che consegnarsi ad un'orda di briganti che li aveva attaccati in un
maldestro tentativo di rapimento per ricavarne un congruo riscatto. Considerata
l'inaspettata resistenza opposta al loro assalto (gli Scotti si difesero
strenuamente a fucilate, uccidendo o ferendo gravemente parecchi degli
assalitori prima di finire le munizioni), i briganti incendiarono la casa usando
dell’acquaragia. I coniugi Scotti, a questo punto, perirono stoicamente tra le
fiamme, non prima di essersi assicurati che tutti i familiari (tra i quali una
donna incinta) fossero riusciti a mettersi in salvo calandosi da una finestra
posta sul retro del palazzo, dal lato dell'odierna
Piazza Morrone. Il nipote del
Sindaco, Arcangelo SCOTTI, poi diventato Generale dell'Esercito e che all'epoca dei fatti
era un bambino, si salvò dalla terribile mattanza solo perché fortunosamente non si
trovava in casa, essendo stato portato da un servo a vedere un bersagliere che tornava in
licenza.In perenne ricordo dei fatti accaduti, egli stesso pose la lapide che è ancora oggi visibile sulla facciata del palazzo. Poco più avanti si trova il PALAZZO BARONALE, riconoscibile perché sormontato da una caratteristica piccionaia. Abitato all'epoca dai baroni sanniti, in questo palazzo una leggenda locale narra fosse collocato il famigerato "trabocchetto", sorta di trappola mortale per chiunque si fosse avventurato impunemente all'interno della dimora...
Copyright © 2000/2016 Com.Per. Presepe Vivente Baia e Latina -
Tutti i diritti riservati |